Videoenciclopedia della caccia al cinghiale
Videoenciclopedia della caccia al cinghiale

Il comando SEDUTO

La perfetta obbedienza al “seduto” (o all’alternativo “terra”) deve comportare non solo il saper assumere l’atteggiamento richiesto al semplice colpo di fischietto, anche lontano dalla nostra vista (solo nei cani limieri che lavorano senza lunga – con la lunga “virtuale”), ma finanche il saperlo conservare per lunghissimi periodi senza mostrare irrequietezza.

Questo comando, oltre che per la sua utilità pratica nelle azioni di caccia: si pensi ad esempio alla necessità di   immobilizzare il cane  lontano da noi,  diviene un valido strumento da utilizzare nel potenziamento dell’ubbidienza e quindi della maneggevolezza. 

 

Moltissimi sono i percorsi per portare il cane a dare la risposta  corretta a questo ordine.  Eccone un esempio.


1) Si proceda con il cane tenuto rigorosamente a sinistra, al guinzaglio e  nella posizione “al piede”;


2) ci si fermi e si passi il guinzaglio nella mano destra, tendendolo leggermente, in modo che il cane aderisca bene con il suo fianco destro alla nostra gamba sinistra;


3) pronunciando la parola “seduto”,  si eserciti una graduale pressione  con il palmo della mano sinistra sul suo posteriore, spingendolo verso il basso,  fino a che il cane non si sia messo a sedere. Quindi lo si rinforzi con la parola <<bravo>>;


4) se il cane mostra indecisione nell’assumere la posizione, si tiri il guinzaglio verso l’alto, mentre con la mano sinistra gli si percuoterà leggermene il posteriore, spingendolo verso terra;


5) si ripeta l’esercizio più volte, intervenendo, se occorre, anche in modo energico. Il cane imparerà ben presto a reagire correttamente;


6) successivamente si inizi ad associare  al semplice comando verbale,  anche quello acustico  (fischietto), ripetendo gli esercizi   fino alla completa sostituzione della nostra voce con il colpo di fischietto;


7) si passi quindi ad impartire gradatamente l’ordine da distanze sempre maggiori, associando all’ordine verbale ed al fischio anche quello gestuale (braccio alzato) ed aumentando gradatamente il tempo di permanenza nella posizione richiesta. 

Autori:

  • Franco Serpentini

Collaborano:

Ghermire una vita, a qualsiasi specie animale appartenga, è sempre un atto di responsabilità estrema e, o lo si compie con bestiale inconsapevolezza, cosa che non ci rende uomini, o ci si interroga ed allora bisogna darsi risposte profonde.
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