Videoenciclopedia della caccia al cinghiale
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Come favorire l'interiorizzazione del NO

Tralasciando le strategie che prevedono l’utilizzo del collare di addestramento, perché non tutti ne condividono l’uso, ecco a titolo di esempio  alcune modalità per  portare il cane ad interiorizzare il  “no”:

  • scuotere il cucciolo tenendolo per la collottola e sollevandolo leggermente da terra;
  • percuotere il muso del cucciolone tenuto al guinzaglio con un foglio di quotidiano arrotolato;

 

Ricordare sempre che durante la fase di interiorizzazione la parola ”no” va pronunciata ad alta voce  e con un tono di rimprovero  molto deciso.

 

  • Esempio:  Esecuzione del seduto.

 

Situazione:  Richiesto il seduto, il cucciolone al guinzaglio esegue, ma dopo qualche attimo  non regge e si muove.

 

Attuazione: Appena in cane si muove, si somministra  l’input correttivo verbale: <<no>> con un fermo tono di rimprovero. Contemporaneamente gli si percuote il muso con un giornale arrotolato, tenendolo bloccato con l’altra mano perché non scappi spaventato.

Si ordina immediatamente  il seduto ed  appena il cane ha riacquisito la posizione corretta si rinforza con il “bravo” e con le carezze  sul capo.

 

Autori:

  • Franco Serpentini

Collaborano:

Ghermire una vita, a qualsiasi specie animale appartenga, è sempre un atto di responsabilità estrema e, o lo si compie con bestiale inconsapevolezza, cosa che non ci rende uomini, o ci si interroga ed allora bisogna darsi risposte profonde.
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