Tralasciando le strategie che prevedono l’utilizzo del collare di addestramento, perché non tutti ne condividono l’uso, ecco a titolo di esempio alcune modalità per portare il cane ad interiorizzare il “no”:
Ricordare sempre che durante la fase di interiorizzazione la parola ”no” va pronunciata ad alta voce e con un tono di rimprovero molto deciso.
Situazione: Richiesto il seduto, il cucciolone al guinzaglio esegue, ma dopo qualche attimo non regge e si muove.
Attuazione: Appena in cane si muove, si somministra l’input correttivo verbale: <<no>> con un fermo tono di rimprovero. Contemporaneamente gli si percuote il muso con un giornale arrotolato, tenendolo bloccato con l’altra mano perché non scappi spaventato.
Si ordina immediatamente il seduto ed appena il cane ha riacquisito la posizione corretta si rinforza con il “bravo” e con le carezze sul capo.