Videoenciclopedia della caccia al cinghiale
Videoenciclopedia della caccia al cinghiale

L'imprinting

Il termine "imprinting"  è preso in prestito dall'etologia. Nella sua applicazione cinotecnica indica la somministrazione di un processo formativo finalizzato a fissare nel cucciolo una ben determinata emanazione, in modo che questa sarà da lui riconosciuta durante tutto l'iter formativo. 

Quello dell’imprinting con la coda di cinghiale è un metodo collaudatissimo. Serve anche  per stimolare il cucciolo a rivelare la sua indole, e mette in condizione il conduttore di valutarne la precocità, la tenacia e la predisposizione venatoria.

Consiste in un sistema semplicissimo, per il  quale occorre procurarsi una coda di cinghiale fresca e senza sangue, da legare ad una spago, annodato a sua volta ad un manico di scopa,  a mo’ di canna da pesca.

Si inizierà a farla  rincorrere dal cucciolo, già ad un paio di mesi d’età. Se ha istinto,  in brevissimo tempo dovrebbe iniziare a sbloccarsi ed prendere la cosa con estrema serietà, arrivando persino ad abbaiare a fermo quando la coda sarà collocata un po’ in alto, in modo che possa essere da lui vista e percepita con l’olfatto,  ma non afferrata.

L’imprinting con la coda di cinghiale è un metodo collaudatissimo, che aiuta i cuccioli a rivelare precocemente la propria indole. I cuccioli iniziano a prendere dimestichezza con l’emanazione del cinghiale, interiorizzandola in modo selettivo  ed  acquisendo, già in tenerissima età, alcuni atteggiamenti fondamentali.

Sono molti gli esercizi complementari che si possono associare all’imprinting con la coda.  Ad esempio: percuotendo  delicatamente il muso del cucciolo con la punta della canna quando tenta di mordere la coda   o quando questa si ferma, si inizia a fargli capire che deve tenere la giusta distanza dal cinghiale. Nella foto le prime seguite con voce sulla scia dell’emanazione.

Cuccioli di tre mesi che eseguono il seduto durante gli esercizi con la coda di cinghiale. Anche se alcuni comandi possono apparire superflui per alcune tipologie di ausiliari (come ad esempio per gli equipaggi da battuta o da braccata), intraprendere un processo formativo che  li utilizzi aiuta a plasmare il carattere del soggetto ed a costruirne la maneggevolezza. 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Cucciolo di alpenlaendische dachsbracke di tre mesi che abbaia a fermo alla coda di cinghiale durante l’imprinting.

 

 

Autori:

  • Franco Serpentini

Collaborano:

Ghermire una vita, a qualsiasi specie animale appartenga, è sempre un atto di responsabilità estrema e, o lo si compie con bestiale inconsapevolezza, cosa che non ci rende uomini, o ci si interroga ed allora bisogna darsi risposte profonde.
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