Videoenciclopedia della caccia al cinghiale
Videoenciclopedia della caccia al cinghiale

La seguita

La seguita deve essere  breve; dieci o quindici  minuti sono in genere più che sufficienti.

Durante la fuga i cinghiali dovranno essere messi in condizione di procedere al trotto contenuto, per permettere alle poste di sparare selezionando con attenzione gli animali da abbattere.

In virtù di questa necessità, i cani più idonei sono quelli che hanno un’ampia distanza di contatto ed una bassa frequenza dello scagno perché sono questi alcuni dei parametri che influiscono maggiormente sull’atteggiamento del cinghiale in movimento.

Anche se il cinghiale che procede piano ha maggiori possibilità di intercettare la posta, se questa è esperta ed è stata attenta nel posizionarsi non subirà elusioni.

Può accadere tuttavia che se l’animale ha una certa esperienza, e soprattutto se è isolato, capendo che tutte le vie di fuga sono state sbarrate, decida di resistere nel folto. Ciò si verifica tanto più frequentemente quando più le poste si sono lasciate intercettare e “contare” nelle loro posizioni ed il cinghiale si senta chiuso.  Il suo atteggiamento diviene in questo caso molto caratteristico. Se non si è “inchiodato”definitivamente si sposta solo di qualche metro,   scorre un po’, torna indietro, cerca di picchiare il cane. In questi casi, il tiro risolutore a  fermo,  appena se ne presenta l’occasione, è quasi d’obbligo. Ma se si commette l’errore di posizionare la posta nel modo  sbagliato ecco che gli si offre il fianco per un’opportunità di fuga che cercherà subito di sfruttare, defilandosi alla volpina o rompendo con il cane dietro.

Nel caso in cui il cinghiale resista nel folto, non bisogna lasciarsi prendere dall’isterismo collettivo nel cercar di farlo partire ad ogni costo. In quel caso, è il conduttore che dovrà trovare la strategia giusta, senza che le poste lascino la posizione a loro assegnata. Se il cinghiale proprio non vuol saperne di muoversi, è meglio desistere; lo si potrà lavorare un’altra volta. 

 

In girata il rientro del cane ai piedi del conduttore, ad ogni azione conclusa, deve essere sempre immediato.

 

Autori:

  • Franco Serpentini

Collaborano:

Ghermire una vita, a qualsiasi specie animale appartenga, è sempre un atto di responsabilità estrema e, o lo si compie con bestiale inconsapevolezza, cosa che non ci rende uomini, o ci si interroga ed allora bisogna darsi risposte profonde.
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