Per la cavalletta valgono le stesse considerazioni fatte per il “treppiede”, ma si pratica solo in due: un conduttore ed una “spalla”.
Il suo nome deriva dal fatto che il secondo uomo, che ha accompagnato il conduttore fianco a fianco per tutta la tracciatura, dal reperimento della passata notturna fino all’individuazione degli animali allestrati (ambedue con il fucile scarico!!!) - al momento dell’abbaio a fermo “salta” (aggira) la lestra, collocandosi in posizione utile e sicura. (Attenzione!!! Non si pensi assolutamente che vadano ambedue a tirare a fermo!!!! )
Anche questa è una caccia che non si può improvvisare, avendo anch’essa un elevatissimo grado di pericolosità se compiuta da una coppia non perfettamente affiatata.
Anche qui gli accordi devono essere preventivi e consolidati. Anche qui il tiro deve essere effettuato in tutta sicurezza, senza lasciare il minimo spazio all’improvvisazione.
Scherzosamente (o forse per scaramanzia???) negli ambienti dove ancora si pratica si dice:
- La metà dei cacciatori che praticavano la cavalletta sono poi diventati cacciatori a singolo.
A buon intenditor poche parole!
SCHEMA DI CAVALLETTA - La cavalletta come il treppiede, data la sua effettiva pericolosità, richiede grande affiatamento e prudenza, e va praticata nel giusto modo. Coloro che la frequentano non devono mai cedere alla tentazione di andare a tirare a fermo in due. La "spalla" deve sempre collocarsi al riparo, per consentire al conduttore di sparare a fermo in tutta tranquillità.
Nello schema