Con questo termine si indica la traccia del cinghiale che ha transitato in andata e ritorno nello stesso punto o poco più di lato.
Decifrare il raddoppio può essere a volte più complicato di quanto si creda. Notevoli difficoltà si possono avere su terreni duri o molto frequentati o in presenza di tracce di epoche diverse e che si conservano bene. Il gelo mattutino, ad esempio, può essere molto ingannevole nella valutazione del raddoppio: l’animale può transitare in un verso a temperatura mite, (quando il terreno è ancora morbido) e nell’altro a temperatura rigida (quando il terreno si è indurito).
Nel raddoppio va sempre distinta accuratamente la direzione più recente. Il cane bravo lo fa in piena autonomia.
Nella valutazione visiva del raddoppio si valuteranno le impronte in base alla loro sovrapposizione. La direzione corretta è quella relativa alle orme impresse sopra le altre.