Videoenciclopedia della caccia al cinghiale
Videoenciclopedia della caccia al cinghiale

L'orma e la traccia del solengo

Il lavoro su traccia di solengo è la situazione nella quale meglio si evidenzia la classicità della tracciatura nella caccia al cinghiale. Tracce lunghissime, filiformi, che vanno  di pastura in pastura o alla ricerca del branco di femmine e con esso si confondono,  per poi separarsene inaspettatamente o restare.

E’ il solengo che catalizza tutta l’attenzione del vero cacciatore di cinghiali.  Astuto, prudente, tenace e coraggioso, regala emozioni che solo lui sa dare.

Quando rompe la lestra, la sua potenza fa quasi trasalire e lo si lascerebbe andar via solo per guardarlo correre e sentirlo  rompere. Ma sa anche essere leggero e silenzioso come un’ombra. 

A volte, inappagato o in attesa, si rimette  nei pressi del branco, distante dal suo rivale, nervoso e pronto a colpire il primo malcapitato che gli si para dinanzi. A volte lo visita soltanto per gettare scompiglio tra le giovani troie.

Segna il suo territorio con le sue difese e la sua urina. Il suo odore simile a quello del finocchio selvatico; se non si sta attenti, la usa emanazione si attacca ai vestiti per giorni, tanto che i cani quasi ci abbaiano a fermo.

Se ce l’ha, il suo scudiero è la vittima sacrificale predestinata della prima levata di cani.

Occorre saperlo trattare il vecchio solengo… e riverirlo.

 

Impronta di verro con un unghiello mancante. A volte è proprio la peculiarità di un singolo animale a focalizzare l’attrazione del cacciatore su  una specifica traccia.

 

Orma frasca di verro su terreno sabbioso. L’orma del verro è più chiusa e tondeggiante rispetto a quella della scrofa più aperta ed allungata

 

Traccia di verro, lasciata al rientro in una ZRC collinare. Crociato in rosso l’ultimo insoglio.

Traccia di un verro al seguito di un brachetto di scrofe. La sua lestra è staccata da quella del gruppo. I verri d’esperienza, quando vengono centrati per primi dal cane, compiono  talvolta uno spostamento per andare a mescolarsi con il branco. Usano questa strategia nella speranza di indurre il cane a cambiare obiettivo, restando poi fermi quando il branco si muove. Se invece il cane intercetta per primo il branco, restano immobili sperando di farla franca.

Autori:

  • Franco Serpentini

Collaborano:

Ghermire una vita, a qualsiasi specie animale appartenga, è sempre un atto di responsabilità estrema e, o lo si compie con bestiale inconsapevolezza, cosa che non ci rende uomini, o ci si interroga ed allora bisogna darsi risposte profonde.
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