La seguita prevede le seguenti differenziazioni tipologiche, tante quante sono le tecniche di caccia.
L’espressività della voce del cane e la sua modulazione sono elementi nello stesso tempo estetici, in quanto ciascuna voce deve contribuire a rendere armonioso l’insieme vocale dell’equipaggio, ma anche comunicativi, poiché mettono in condizione il canettiere di interpretare i comportamenti del selvatico in fuga.
Nella seguita, in particolare, le voci dei cani sono come gli strumenti in un’orchestra. Seguono uno spartito noto, ma ogni esecuzione è una rinnovata emozione, in fondo mai identica a se stessa.
Nella seguita il canettiere perde il suo ruolo da “direttore” lasciando il suo posto al cinghiale. Il canettiere ha scelto gli strumenti e quale partitura eseguire, ma è il cinghiale che dirige, è lui che determina con le sue traiettorie, con i suoi “forte” e i suoi “piano”, la cromaticità del fraseggio, con la sua forza e la sua astuzia, con la sua leggerezza e la sua evanescenza.