Videoenciclopedia della caccia al cinghiale
Videoenciclopedia della caccia al cinghiale

La seguita in girata, treppiede e cavalletta

Come abbiamo già detto più volte, in girata i cinghiali non devono essere spinti, ma mossi. L’andatura moderata consente alle poste di individuare correttamente i capi da prelevare.

Può accadere tuttavia, soprattutto se  la vegetazione è particolarmente fitta (roveti ecc. ), che il cinghiale stenti a scorrere; ciò avviene tanto più frequentemente quanto più si senta minacciato all’esterno del suo rifugio. In questo caso l’onere della soluzione è tutta a carico del conduttore, che dovrà trovare sapientemente le strategie più opportune per evitare che  si cada in un isterismo collettivo nel cercare di farlo partire a tutti i costi.

 

Ecco  i principali parametri che caratterizzano la  seguita in girata e che valgono anche per la cavalletta ed il treppiede:

 

  • brevità: 10 minuti sono più che sufficienti. Il tragitto tra la lestra e le poste di solito è breve. Diverso è  il caso in cui  il cinghiale non scorra, nel qual caso il contatto del cane deve essere tenace ed ovviamente i tempi si allungano;
  • distanza di contatto: preferibilmente intorno ai 50 metri su traiettorie rettilinee, molto più breve se  il cinghiale non scorre;
  •  frequenza dello scagno: vocalizzazioni  frequenti allo scovo. Aumento progressivo degli intervalli di silenzio man mano che il cinghiale prende distanza (1 vocalizzo ogni 2 o 3 secondi è la frequenza ideale), con timbro da seguita quando il cinghiale va veloce   ed abbai a vista quando invece rallenta.

 

Autori:

  • Franco Serpentini

Collaborano:

Ghermire una vita, a qualsiasi specie animale appartenga, è sempre un atto di responsabilità estrema e, o lo si compie con bestiale inconsapevolezza, cosa che non ci rende uomini, o ci si interroga ed allora bisogna darsi risposte profonde.
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