Per “raggio di controllo” si intende la distanza che l'ausiliare mantiene dal conduttore durante l’azione di reperimento della traccia notturna. Sia che si abbia a che fare con un soggetto con un raggio di controllo di poche decine di metri, sia che se ne utilizzi uno molto più lungo, questo parametro deve sempre poggiare sulla perfetta risposta del cane ai nostri comandi. Il connubio tra ampiezza del raggio e prontezza di esecuzione degli ordini ne evidenzia il grado di maneggevolezza. Nella costruzione di un ausiliare, prima di intraprendere il percorso di messa a punto del raggio di controllo, che già di per sé è un’operazione sufficientemente complessa, va curato almeno l’addestramento al rientro a comando, che il cane dovrà aver imparato ad eseguire senza alcun indugio ed in qualsiasi circostanza.La mancanza della capacità di tornare immediatamente al piede al primo richiamo, interrompendo ogni altra azione, costituisce quasi sempre la genesi di un problema più pesante che, se non trattato nei tempi e nei modi opportuni, lo porterà in brevissimo tempo a far parte della nutrita schiera di cani che cacciano dimenticando il padrone.