Videoenciclopedia della caccia al cinghiale
Videoenciclopedia della caccia al cinghiale

Il rientro

Saper rientrare da qualsiasi distanza è una abilità che tutti i segugi devono possedere. Nelle storie popolari di caccia capita spesso di sentir narrare di rientri incredibili.

Senza dover prendere in considerazione prestazioni  estreme, per il buon cane da caccia è sufficiente saper tornare  ai piedi del conduttore appena terminata  la seguita.

Non è raro incontrare soggetti che associano alla loro capacità di rientro “lo scagno a padrone” e  “l’abbaio a padrone”. 

Di questi due atteggiamenti, il primo  è  una particolare, quasi festosa vocalizzazione  che l’ausiliare emette, di tanto in tanto, sulla traccia del canettiere durante il rientro. Il secondo,  che tende ad assomigliare  più ad un  ululato, è un caratteristico   abbaio attraverso il quale il cane che si è disorientato sollecita il richiamo del padrone.

Se riscontrati in eccesso, questi due atteggiamenti rivelano tare caratteriali che ci consigliano di rinunciare al soggetto che stiamo lavorando.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rientro festoso di Marta: la brava dacke di Walter Lo Vetro (a sinistra). A destra il compianto Claudio Ferrante, un vero cacciatore gentiluomo.

 

Autori:

  • Franco Serpentini

Collaborano:

Ghermire una vita, a qualsiasi specie animale appartenga, è sempre un atto di responsabilità estrema e, o lo si compie con bestiale inconsapevolezza, cosa che non ci rende uomini, o ci si interroga ed allora bisogna darsi risposte profonde.
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