Un altro dei parametri da valutare in un cane è la sua “distanza di contatto”, cioè la distanza che mantiene dal selvatico durante la seguita.
A questo primo parametro se ne associa un altro ad esso complementare: la “frequenza dello scagno” durante la corsa.
La distanza di contatto e la frequenza dello scagno sono i due fattori che possono contribuire a determinare l’atteggiamento del cinghiale in fuga.
Nel bilanciare bene un equipaggio bisogna riporre la massima attenzione ad inserire nel gruppo solo soggetti che tendono ad avere distanze di contatto tra loro congruenti, per evitare che la muta si stenda troppo o addirittura si frammenti durante l’inseguimento.