Il cinghiale è sicuramente un animale con sovrabbondanza di emanazione, ma non sempre. I cani con sensibilità olfattiva nella media, in genere, non
hanno alcuna difficoltà a seguirne la traccia. Può capitare tuttavia che
taluni animali particolarmente scaltri, ovvero interferenze ambientali e climatiche, rendano il lavoro più difficoltoso. Attaccamento alla
traccia, precisione, maneggevolezza, selettività per specie di selvatico, espressività ecc. sono requisiti trasversali, che dovrebbero cioè caratterizzare ogni buon soggetto. L’eccellenza tuttavia si
raggiunge solo se il cane mostra di rispettare pienamente lo stile proprio della
tecnica di caccia per la quale è stato costruito.
Ecco una breve serie di pregi e difetti che possono evidenziarsi nel cane durante la tracciatura.
Principali pregi.
- Modulare l’andatura e l’espressione corporea in base alle caratteristiche della traccia: rapido ed
eccitato su emanazioni rilevanti, meticoloso e riflessivo su quelle flebili. Nei cani con voce è determinante la sua espressività, modulata in base alla consistenza
dell’emanazione;
- riconoscere autonomamente ed in breve tempo il verso corretto della traccia;
- ispezionare con metodo il perimetro delle pasture, trovandone autonomamente l’uscita;
- non distrarsi su altre specie di animali;
- essere maneggevole e pronto al richiamo;
- essere coeso con gli altri membri dell’equipaggio, pur conservando la propria sagacia ed intraprendenza
(nei cani che devono lavorare in muta o in coppia);
- seguire il filo della traccia senza soluzione di continuità;
- non effettuare il cambio di animale;
- ammutolirsi poco prima di centrare il cinghiale allestrato (nei cani con voce), per poi abbaiare a fermo o
eseguire il pendolo a seconda della tecnica di caccia adottata.
Principali difetti
- Vocalizzare o lavorare su tracce non fresche. Nei cani limieri: lavorare su tracce diverse da quella indicata
dal conduttore;
- invertire la direzione di tracciatura;
- non essere sufficientemente avvinto alla traccia ed al minimo fallo abbandonarne il filo;
- distrarsi su tracce di animali d’altra specie;
- “incarrellarsi”, sulle tracce di altri cani (si intende il lasciarsi corrompere, seguendole, dalle
tracce di altri cani ovvero andare a rimorchio dei o del compagno);
- arrivare alla lestra vocalizzando. Quest’ultimo atteggiamento è di solito tipico nei soggetti che
entrano in rimessa a testa bassa. Quando lo trovano, per loro il cinghiale allestrato è una sorpresa a volte molto spiacevole.