Nei periodi caldi
- Fossi profondi ed umidi, al riparo dall’insolazione diretta.
- Roveti e fitto di cannucce, purché fitte ed al riparo dal sole.
- In prossimità degli insogli.
- Boschi d’alto fusto con fitto sottobosco, verdeggianti ed ombrosi, preferibilmente esposti a
nord.
- Tagliate di bosco di due o tre anni con fitta rinascita mista ad abbondanti residui della
sramatura.
- Argini di fiumi e laghi con fitta vegetazione.
Nei periodi piovosi
- Brecciai, abetaie e vegetazione bassa e fitta, lontano dallo stillicidio che ostacola
l’udito.
- Anfratti sotto le rocce.
- Fitto asciutto ed assolato di cannucce e rovi nei
fossi.
Nei periodi di freddo e neve
- Terreno morbido ed asciutto, riparato ed esposto ai raggi diretti del sole.
- Anfratti riparati sotto le
rocce.
- Vicinissimo alle zone di pastura.
Con il vento
- Anfratti riparati sotto le rocce.
- Lato dei fossi o costoni più silenziosi e riparati dalle correnti dirette.
- Lontano dallo
stormire delle foglie che ostacola l’udito.
Il cinghiale non ha una grande capacità visiva per le sagome immobili, ma è sensibilissimo ai movimenti, ai rumori ed agli odori. Per
rimettersi sceglierà sempre posizioni che non ostacolino i suoi sensi, ma li favoriscano.
Attenzione ai porcili di campagna, se c’è nei pressi un luogo idoneo come rimessa, non è improbabile che prima o poi si riesca a trovarci qualche
verro che non ha saputo resistere al richiamo olfattivo di una scrofa domestica in estro.