Solitamente predilige la macchia più fitta, dove si rimette e si alimenta al riparo dagli occhi indiscreti e dai predatori. Ma non disdegna neanche i coltivi. La grande abbondanza di cibo ed il terreno più morbido sono per lui un richiamo irresistibile, soprattutto nei mesi di freddo e neve, nei mesi di scarsità alimentare in montagna o nei periodi riproduttivi.
Per raggiungere le zone dove il clima è più mite, o gli alimenti più abbondanti, così da garantire la sopravvivenza dei nuovi nati, può compiere anche lunghi spostamenti fino a colonizzare nuove aree che consentano migliori condizioni di sopravvivenza.
Un fosso con rovi e cannucce, così come un calanco, purché con abbondante presenza di acqua e fango, sono sufficienti come zona di rimessa. Un naso sufficientemente allenato, con il vento favorevole, può percepire a distanza le sue “odorose” lestre, se occupate.