Essendo onnivoro, il cinghiale ha bisogno di una dieta variata. Mangia di tutto, dai vegetali ai piccoli animali: lumache, vermi, nidiate, carcasse in putrefazione ecc.
Ha però, come tutti gli animali, delle preferenze e delle esigenze nutrizionali. Può compiere anche lunghi tragitti per recarsi a cercare un determinato alimento che gli piace o di cui ha
bisogno.
Quando si intraprende l’azione di reperimento a vista della traccia, a partire dalle zone di alimentazione, ecco di seguito i luoghi di pastura da esplorare. Nel farlo si terrà conto delle
rispettive epoche di maturazione dei frutti.
- castagneti (marroni) con frutti maturi;
- querceti con ghianda matura (nell’ordine di preferenza: di leccio, di quercia, di cerro a terra da giorni e dopo le piogge,
ecc.);
- piante di ciliegio e di amarena con frutta matura;
- orti con frutta dolce caduca;
- faggete con semi a terra;
- vigneti con tralci bassi e maturi;
- nell’ordine: piantagioni di mais con chicchi morbidi e dolci; con frutto maturo; successivamente alla raccolta a
spigolare;
- campi di girasole con seme maturo;
- invertebrati sotto cumuli di letame maturo;
- piantagioni di noci nel periodo della caduta;
- sorgo, avena e grano non ancora maturo ma con le spighe già ben piene;
- erbai con fondo morbido ed umido;
- fondi e spallette di fossi con abbondante presenza di tuberi;
- il cinghiale non disdegna i fichi, che ovviamente può mangiare solo dai rami più bassi della pianta incolta;
- bordi di strade con marcita di foglie sotto le quali ricerca lumache e vermi.
- LA CALLA SELVATICA (foto di Alessandro Leonzi)
I cinghiali compiono lunghi percorsi per mangiarne i tuberi dei quali sono ghiottissimi. Si trovano prevalentemente lungo i fossi o le scarpate delle strade. Il periodo di massima alimentazione
maggio-giugno.