Che il cinghiale impari a colpire il cane sembra quasi naturale e non sorprende più di tanto. Il cane lo infastidisce, lo incalza, lo va a mordere, gli gira intorno e gli fa perdere la ragione.
Ma non è raro che il cinghiale impari anche a colpire l’uomo o che lo faccia in un ultimo impeto di energia vitale. E quando lo fa colpisce duro. Chi ha subito l’aggressione da cinghiale, se è stato fortunato, nella migliore delle conclusioni ne serba indelebile il ricordo per tutta la vita.
Con il cinghiale non si scherza! Soprattutto con questo forte e coraggioso selvatico, la prima forma di salvaguardia della persona è la prudenza. Solo la prudenza evita grossi guai, che ci fanno pentire, con il senno del poi, di non essere stati sufficientemente avveduti.
Ecco alcune fondamentali norme da rispettare.
SE ATTRAVERSATE TRATTI CON LA VEGETAZIONE FITTA, NON TRASCURATE DI FARVI SENTIRE E RICONOSCERE IN QUALCHE MODO. POTRESTE TROVARE SULLA VOSTRA STRADA UNO DI QUEGLI IMBECILLI CHE SPARANO LA’ DOVE VEDONO MUOVERE LE FRASCHE.
NON DIMENTICATE MAI D’INDOSSARE ALMENO UN CAPO AD ALTA VISIBLITA’. IL CINGHIALE NON DISTINGUE I COLORI, MA CHI POTREBBE SPARARVI ADDOSSO SI.
A volte, quando si è al “servizio” di una squadra dove è obbligatorio che tirino solo le poste, può accadere che il canettiere non resista alla tentazione di scorgere gli animali facendoli passare troppo vicini a sé. Il cinghiale è un animale imprevedibile, può scartare ma anche decidere di caricare. Quella piccola scarica adrenalinica in più non vale di certo il rischio. Il cacciatore di cinghiali non deve sentirsi un torero nell’arena.